SCHIENA: L'ATTIVITA' FISICA COME MEDICINALE

SCHIENA: L'ATTIVITA' FISICA COME MEDICINALE

 

Lombalgia, dorsalgia e cervicalgia sono le patologie fisiche più comuni della nostra società sebbene pochi di questi mal di schiena abbiano una causa traumatica vera e propria come incidenti o cadute; infatti, circa l’80% dei mal di schiena trovano origine in una postura scorretta, da un’eccessiva sedentarietà e da uno stress psicologico.

  1. Come posso prevenire o curare il mal di schiena?

Antidolorifici e trattamenti manuali sono indicati, soprattutto nella fase prima fase di infiammazione, ma il migliore dei farmaci è l’attività fisica in quanto essa mobilizza le curve fisiologiche della colonna vertebrale e rallenta il processo di osteoporosi che provoca una costante perdita di massa ossea, tipica delle donne over 50.

  1. Ma il riposo non favorisce la guarigione?

Ci fa comodo raccontarcelo, ma non è cosi. Abbiamo già detto in precedenza che solo una piccola percentuale di mal di schiena sono di tipo traumatico e, quindi, non c’è motivo per ritenere che il riposo migliori il nostro dolore, anzi … può risultare addirittura dannoso. L’immobilità prolungata crea maggiore rigidità ossea e muscolare in una zona che, in questa situazione, è già di per se eccessivamente poco mobile; è proprio iperaccorciamento muscolare e una rigidità delle ossa fisiologica che provoca l’infiammazione alla colonna vertebrale.

Ricordiamo però che “in media stat virtus”; ascoltiamo, quindi, sempre il nostro corpo e muoviamoci fino al punto in cui riusciamo ad eseguire senza un aumento del nostro dolore.

Il nostro corpo ci dà tutte le risposte

  1. È vero che la cosa migliore da fare è lo stretching?

SI E NO. Vedremo successivamente come le sedute di allungamento siano, di certo, una parte fondamentale, ma questo non basta. Immaginiamo come se la nostra colonna vertebrale sia un elastico lungo e stretto: più elasticità gli diamo più questo elastico tende ad “allungarsi”; qual è il problema? Tendiamo sempre di più ad aumentare l’instabilità della colonna vertebrale. Con questo, non vogliamo dire che non bisogna fare un corretto e più che giustificato allungamento della schiena, ma sottolineiamo il fatto che questo deve essere sempre affiancato a un lavoro di aumento della muscolatura addominale. Infatti, una parete addominale tonica permette di scaricare circa il 40% del peso gravante sulle vertebre lombari. In questo contesto è evidente come l’acceleratore Vip Center, con i suoi programmi di bonificazione addominale, possa dare una grande mano a questa tipologia di lavoro.

  1. Allora, quali esercizi posso fare per contrastare il mal di schiena?
  • ESERCIZIO 1:

Mettersi in quadrupedia con spalle sopra le mani e bacino all’altezza delle ginocchia. L’esercizio consiste in due fasi: nella prima, si compie un’inspirazione e si cerca di curvare tutta la colonna vertebrale in modo da allungarla il più possibile, dalla zona cervicale a quella lombare; nella seconda, si compie un’espirazione e si rilascia tutta la muscolatura facendo così inarcare la schiena ed innalzare la testa spostando lo sguardo in avanti.

L’esercizio va eseguito lentamente con particolare attenzione alla respirazione.

Compiere 10 ripetizioni per 2 serie.

  • ESERCIZIO 2:

Mantenere la stessa posizione precedentemente descritta. Durante l’inspirazione portare gamba e braccio opposta verso l’alto alla stessa altezza di bacino e spalla. Tenere la posizione un paio di secondi e durante l’espirazione tornare alla posizione di partenza.

Alternare con l’altra gamba e l’altro braccio

Compiere 10 ripetizioni per lato.

L’esercizio va eseguito lentamente con attenzione alla respirazione e all’attivazione muscolare.

  • ESERCIZIO 3:

Stendersi a terra in posizione supina e appoggiare la testa sulle mani. Staccare le spalle da terra e tenere la posizione rialzata per circa 3 secondi e poi lentamente tornare nella posizione di partenza.

Compiere l’esercizio per 10 volte

  • ESERCIZIO 4:

Appoggiare le gambe al muro facendo attenzione a tenere il gluteo più vicino possibile alla parete. Tenere gambe tese e piedi a martello.

Compiere una serie di respirazione lente e cercare di rilassare il più possibile tutta la muscolatura.

Restare in posizione per 1’/2’